Sicurezza sul lavoro

  • Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è sempre obbligatorio?

Semplificando molto la risposta: si, in tutti quei casi in cui è prevista l’applicazione, per l’azienda, dell’attuale normativa sulla tutela della sicurezza dei lavoratori (D.lgs 81/08 e s.m.i.).

Per maggiore chiarezza, dunque, in tutte le aziende in cui è presente anche solamente un lavoratore la valutazione dei rischi e la redazione del conseguente documento è un obbligo del Datore di Lavoro.

  • Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) deve essere “rifatto” tutti gli anni?

No. Il documento, per come è inteso, non ha una sua naturale scadenza nel tempo, ma deve rispecchiare, in ogni sua parte (allegati compresi) lo stato di fatto dell’azienda.

La normativa impone l’immediata rielaborazione (entro 30 gg dal verificarsi del caso) del documento in questi specifici casi:

  • in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori
  • in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione o della protezione
  • a seguito di infortuni significativi
  • quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità

Sarebbe buona norma rielaborare il documento, in ogni caso, in cui lo stesso dovesse risultare carente o incompleto per quanto concerne la sua funzione di prevenzione e protezione.

  • Mi hanno detto che devo far verificare l’impianto elettrico ogni 5 anni, è vero?

Ti hanno detto una cosa imprecisa. La verifica quinquennale obbligatoria riguarda l’impianto di messa a terra. La cadenza potrebbe anche essere più ravvicinata (2 anni), ad esempio, in caso di presenza di SCIA antincendio (il vecchio CPI) o se faccio uso di apparecchiature elettromedicali.

  • Nella mia azienda ho un ambiente che uso solamente io come officina, ci faccio piccole riparazioni e manutenzioni dei macchinari. Devo considerarlo nella valutazione dei rischi anche se i lavoratori non vi accedono praticamente mai?

Se fa parte della mia unità operativa e sussiste anche solo la possibilità teorica di accesso: sì.

Ciò comporta anche che l’area debba rispettare interamente le norme di sicurezza cogenti.

  • Come videoterminalista (senza ulteriori mansioni o rischi individuati) sono soggetto alla visita medica annuale?

La sorveglianza sanitaria per i videoterminalisti non è annuale. Salvo differente indicazione, motivata, da parte del Medico competente.

Nella normalità dei casi la sorveglianza per gli addetti al videoterminale ha cadenza quinquennale o biennale (in base all’età o alla presenza di eventuali difetti visivi pregressi).

  • In azienda un lavoratore che assolve anche al ruolo di RSPP interno, di addetto al primo soccorso e di addetto all’antincendio, può essere eletto anche come RLS?

No, il ruolo di RSPP e quello di RLS sono, per legge, incompatibili.

  • Come datore di lavoro posso assumere l’incarico di RSPP?

Si, se rientro nelle tipologie di azienda (per rischio e dimensioni) per le quali la normativa lo consente, a patto di aver seguito l’idonea formazione al ruolo. 

  • Come socio dell’azienda posso assumere l’incarico di RLS?

Se non si configura come datore di lavoro ed è un socio lavoratore è potenzialmente eleggibile, sebbene, nella maggioranza dei casi, sia sconsigliabile.

  • La valutazione dello stress lavoro correlato è sempre obbligatoria in azienda?

Si

  • La valutazione del rischio chimico è sempre obbligatoria in azienda e se si scade?

Tranne che sia ragionevolmente giustificabile l’assenza di tale rischio, sì. La revisione della valutazione ha cadenza, al massimo, triennale (tranne che intercorrano variazioni sostanziali che ne pregiudichino l’efficacia anticipatamente al periodo di scadenza).

  • La valutazione del rumore è sempre obbligatoria in azienda e se si scade?

Tranne che sia ragionevolmente giustificabile l’assenza di tale rischio, sì. La revisione della valutazione ha cadenza, al massimo, quadriennale (tranne che intercorrano variazioni sostanziali che ne pregiudichino l’efficacia anticipatamente al periodo di scadenza).

  • La valutazione delle vibrazioni è sempre obbligatoria in azienda e se si scade?

Tranne che sia ragionevolmente giustificabile l’assenza di tale rischio, sì. La revisione della valutazione ha cadenza, al massimo, quadriennale (tranne che intercorrano variazioni sostanziali che ne pregiudichino l’efficacia anticipatamente al periodo di scadenza).

  • La valutazione del rischio incendio è sempre obbligatoria in azienda e se si scade?

Sì. Può assumere differenti forme a seconda del livello di rischio e delle specificità aziendali. La revisione della valutazione è necessaria ogni qual volta intercorrano variazioni sostanziali che ne pregiudichino l’efficacia

  • Le valutazioni tecniche dei rischi normati devono essere parte integrante del DVR?

Non necessariamente; potrebbero essere allegati del documento principale che ne citerà, in ogni caso, la presenza e ne rimanderà agli esiti per le misure di prevenzione e protezione da adottarsi.

  • È vero che nel mio ufficio sono tenuto ad avere almeno un estintore?

Per rispondere è necessario verificare la struttura nella quale l’ufficio è situato. Nel caso di un ufficio inteso come stanza all’interno di una struttura aziendale, bisogna valutare la distanza utile dall’estintore a lei più vicino.

Nel caso di un ufficio inteso come struttura “autonoma” (l’ufficio è l’azienda) allora la risposta è affermativa.

  • Che tipo di estintore devo installare nel mio negozio?

Trattandosi di locale chiuso il DM 3/9/2021 con entrata in vigore il 4/9/2022 indica un estintore con capacità estinguente non inferiore al 13A e carica non inferiore ai 6 Kg (o 6 litri) caricato a base d’acqua. Se nel locale, come probabile, sono presenti impianti e attrezzature elettriche in tensione sarà possibile optare per estintore a CO2 o idrico o a polvere conforme a norma EN 3-7 (dielettrico). Il consiglio, ad oggi, ricade ancora, in quest’ultimo caso, sul CO2. Viene, inoltre, consigliata l’installazione di coperte antincendio (utili sui piccoli focolai e non solo).

  • È vero che devo avere un contratto con un’impresa abilitata per la manutenzione degli estintori?

Si, è necessario il contratto con impresa abilitata per la manutenzione semestrale dei presidi antincendio. È, inoltre, obbligatorio il mantenimento in azienda del registro dei controlli.

Igiene alimentare

    • Io nella mia attività vendo tutto confezionato mi basta avere il manuale HACCP?

    No, in qualsiasi tipo di attività (tranne poche eccezioni, a discrezione del Comune di appartenenza) in cui esista vendita o somministrazione di alimenti ad uso umano, oltre al manuale HACCP e alla formazione del personale, è necessario che sia nominato un Responsabile SAB (ex REC), con adeguata formazione e aggiornamento triennale obbligatorio.

    • È obbligatoria la revisione annuale del manuale HACCP?

    No. Il documento, per come è inteso, non ha una sua naturale scadenza nel tempo, ma deve rispecchiare, in ogni sua parte (allegati compresi) lo stato di fatto dell’azienda.

    • Ogni quanto è obbligatorio registrare le temperature dei frigoriferi?

    Il D.D. 15 ottobre 2012, n. 692 permette, per alcune categorie, una gestione semplificata delle registrazioni. Rimane l’obbligo di verifica visiva quotidiana, ma la registrazione delle temperature (di fatto per le piccole realtà lavorative) può, seppur consigliata, non essere effettuate.

    • L’indicazione degli allergeni è sempre obbligatoria?

    Si sempre, in modo ben visibile all’utenza

    • Devo per forza avere un contratto con impresa per l’eliminazione degli infestanti?
    È necessario avere sempre una corretta gestione della verifica della presenza degli infestanti, ma non è necessario un contratto con l’impresa specializzata, a patto che non emergano evidenze di presenza degli stessi.

Formazione

      • Il Datore di lavoro è obbligato a seguire l’addestramento per l’uso dell’imbragatura?

      Se deve utilizzarla sì!

      • Il Datore di lavoro è obbligato a seguire la formazione per l’uso del muletto?

      Se intende utilizzarlo si!

      • Devo fare un lavoro su un tetto. Ho bisogno (per legge) del corso per lavori in quota?

      No. Serve un addestramento all’utilizzo dei DPI anticaduta (necessari a partire da misure superiori ai 2 m. rispetto ad un piano stabile) se non sono presenti misure alternative più tutelanti (tanto in fase operativa che di accesso). Attenzione però: il corso “lavori in quota” non è normato per il caso di cui sopra e tecnicamente esiste, come formazione, solo in riferimento al posizionamento e sospensione tramite funi (banalizzando solo se lavoro appeso ad una corda).

      Mi verrà, in ogni caso, richiesto di aver seguito uno specifico addestramento per l’uso del sistema anticaduta e dei vari DPI che ne fanno parte. Non sarebbe male avere anche alcune nozioni di base in merito alla corretta gestione delle emergenze che possono verificarsi durante l’attività citata.

      • Quanto dura il “corso” per l’utilizzo dei DPI anticaduta?

      Ad oggi, trattandosi di un addestramento, la durata non è normata. Ci si può imbattere in attività da pochi minuti ad attività di svariati giorni. Il nostro consiglio è, per attività di base con classi di circa 6 persone, non scendere al di sotto delle 8 ore teorico-pratiche.

      • In azienda abbiamo la necessità di aggiornare la formazione dei preposti. Dobbiamo prima seguire l’aggiornamento per i lavoratori che assumono quel ruolo?

      No, l’aggiornamento preposti esonera dall’aggiornamento lavoratori.

      • In azienda un lavoratore che assolve anche al ruolo di RSPP interno, di addetto al primo soccorso e di addetto all’antincendio. È vero che l’aggiornamento RSPP lo esonera da tutti gli altri?

      No, l’aggiornamento RSPP lo esonera dall’aggiornamento lavoratori ma non dall’aggiornamento relativo agli altri due incarichi.

      • Sono un socio della mia azienda ma il datore di lavoro è un’altra persona; che percorso formativo devo seguire per assumere l’incarico di RSPP?

      Se in possesso di diploma di scuola media superiore si deve seguire il corso RSPP suddiviso nei moduli A, B e C come “professionista”.

      Se non è in possesso di diploma non è consentito, in questo caso, assolvere all’incarico.

      • È vero che l’aggiornamento del SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) è sempre obbligatorio?

      È obbligatorio se si intende ricoprire il ruolo. Per intenderci, se ho ottenuto il requisito (attraverso esperienza lavorativa o formativa) ma non ho necessità di fare da Responsabile SAB, no.

      Dovrò, però, effettuare l’aggiornamento triennale obbligatorio PRIMA di ricoprire, eventualmente in futuro, il ruolo.

      • Ho lavorato per tanti anni come cameriere; oggi vorrei aprire un mio locale, cosa devo fare per acquisire il SAB? Sono già abilitato?

      Per questo è necessario rivolgersi al Comune in cui si intende aprire l’attività.

      Generalmente vengono riconosciuti come esoneranti dalla formazione (ma non dall’aggiornamento) ruoli che comprendano anche attività operative in ambito amministrativo e gestionale.

      In caso negativo, è necessario frequentare un percorso formativo di 100 ore, presso un Ente formativo abilitato, e superare l’esame in Camera di Commercio.

      • Ho acquisito il SAB nel 2020? Entro quando devo effettuare l’aggiornamento?

      La normativa prevede l’aggiornamento nelle seguenti triennalità:

      1° Marzo 2013 – 29 Febbraio 2016

      1° Marzo 2016 – 28 Febbraio 2019

      1° Marzo 2019 – 28 Febbraio 2022

      1° Marzo 2022 – 28 Febbraio 2025

      E così via… Di conseguenza chi ha ottenuto il SAB nel 2020 ha tempo fino a Febbraio 2025 per effettuare l’aggiornamento.